Assegno di mantenimento: la riforma Cartabia semplifica il recupero
- Antonio Cirillo
- 29 gen 2024
- Tempo di lettura: 1 min

Introduzione
La riforma Cartabia, in vigore dal 30 giugno 2023, ha apportato importanti modifiche al diritto di famiglia, tra cui anche la disciplina dell'assegno di mantenimento.
In particolare, la riforma ha semplificato la procedura per ottenere il pagamento diretto dell'assegno di mantenimento da parte del terzo debitore, che può essere il datore di lavoro, l'ente previdenziale o qualsiasi altro soggetto che eroga somme di denaro all'obbligato.
La procedura precedente
In passato, se il coniuge o i figli beneficiari dell'assegno di mantenimento non ricevevano il pagamento spontaneo dell'obbligato, era necessario ricorrere al tribunale per ottenere un ordine di pagamento diretto.
Questa procedura era lunga e costosa, e spesso disincentivava i beneficiari a richiederla.
La procedura introdotta dalla riforma
La riforma Cartabia ha invece introdotto una procedura stragiudiziale, che si articola in tre fasi:
Messa in mora dell'inadempiente, con invio di raccomandata o tramite pec;
Decorso del termine di 30 giorni dalla messa in mora;
Notifica diretta al terzo debitore del provvedimento che ha disposto l'assegno e che ne contiene la misura, con l'invito a versare le somme dovute.
Se il terzo debitore non adempie all'obbligo di pagamento, il beneficiario può quindi agire direttamente contro di lui.
L'estensione della procedura
La riforma ha esteso questa procedura non solo ai casi di divorzio, ma anche a quelli di separazione e di convivenza con prole.
La priorità dell'assegno di mantenimento
Inoltre, la riforma ha previsto che l'assegno di mantenimento, soprattutto se riguarda minori, abbia una natura e una finalità tale da renderlo, nella maggior parte dei casi, prioritario rispetto ad altri pignoramenti.
Conclusioni
La riforma Cartabia rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei beneficiari dell'assegno di mantenimento, rendendo più facile e veloce ottenere il pagamento delle somme dovute.