La differenza ontologica tra indizio e sospetto nell'applicazione pratica del diritto
- Antonio De Martino
- 18 set 2024
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di Antonio De Martino

Nel processo penale, la certezza della prova è un principio fondamentale che garantisce il rispetto dei diritti dell'imputato e dei principi costituzionalmente garantiti.
La responsabilità penale può essere affermata solo quando le prove raccolte dimostrano "oltre ogni ragionevole dubbio" la colpevolezza dell'imputato.
Questo principio tutela la presunzione di innocenza, di cui all'art. 27 della Costituzione italiana, e impone al giudice di basare la propria decisione su prove solide, coerenti e attendibili, evitando di fondare il giudizio su mere ipotesi o congetture.
Solo così si può garantire che la verità processuale coincida il più possibile con la verità dei fatti.
Sarà facile, dunque, comprendere che uno degli aspetti più delicati del diritto penale è la distinzione tra indizio e sospetto.
La differenza in parola sarà, infatti, fondamentale per garantire un giudizio equo e corretto, evitando condanne basate su mere congetture.
Uno dei professionisti dello Studio CDM Avvocati ha recentemente affrontato e risolto una delicatissima vicenda giudiziaria venuta di recente agli onori della cronaca.
In particolare, secondo la Dott.ssa Mariaserena Iozzo, Sostituto Procuratore presso la Procura di Vercelli, tre soggetti di sesso maschile commettevano molteplici rapine in diverse banche del Nord Italia, nonché svariati furti di veicoli che venivano, poi, utilizzati per commettere i delitti in parola. Fatti verificatisi nei Comuni di Casale Monferrato, Bodio Lomnago, Chieri, Piacenza e Broni.
A seguito di un'attenta disamina degli atti di indagine, ci si avvedeva che l'identificazione dei tre soggetti era fondata su elementi che - secondo la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione - era qualificabili come meri sospetti.
In particolare, il Pubblico Ministero aveva, sulla scorta di un incrocio tra i transiti dei veicoli coinvolti, nonché degli agganci delle celle del telefono cellulare in uso ad uno degli imputati, ipotizzato il loro coinvolgimento, tenuto conto altresì delle modalità operative osservate durante l'esecuzione di tutte le rapine contestate.
Cosa sono gli indizi?
Gli indizi sono elementi oggettivi che, attraverso un ragionamento logico, possono condurre alla ricostruzione di un fatto storico.
In un processo penale, così come prescritto dall'art. 192 c.p.p., gli indizi devono essere gravi, precisi e concordanti.
Gravi: avere un forte valore dimostrativo e non lasciare spazio a interpretazioni dubbie.
Precisi: non devono prestarsi a equivoci, ma essere chiari e circostanziati.
Concordanti: devono essere coerenti tra loro e portare alla medesima conclusione.
Un indizio, per sua natura, non prova direttamente un fatto ma permette di dedurlo attraverso un ulteriore passaggio logico.
Nel caso esaminato, tra i diversi elementi a disposizione degli inquirenti - utili all'identificazione degli imputati - era rappresentato dalla localizzazione del suo telefono nei pressi e nei tempi in cui venivano eseguite le rapine.
Tuttavia, secondo la Cassazione utilizzata per risolvere il caso giudiziario, questo elemento da solo non era sufficiente a dimostrare la riferibilità dei fatti agli imputati, poiché lo stesso non era connotato dalle caratteristiche tipiche dell'indizio "forte"
Cosa sono i sospetti?
I sospetti, al contrario degli indizi, sono semplici congetture o ipotesi soggettive. Non si basano su fatti oggettivi o su ragionamenti logici validi, ma su supposizioni che possono essere influenzate da percezioni personali o pregiudizi. Un sospetto non può mai essere considerato una prova, né può fungere da base per una condanna.
La differenza chiave: logica vs. ipotesi
La differenza principale tra indizio e sospetto risiede nella logica e nella fondatezza oggettiva. Un indizio permette di dedurre un fatto attraverso un ragionamento inferenziale, mentre un sospetto è una pura ipotesi, che non si basa su alcun dato verificabile.
L’indizio è un fatto noto, verificabile, che attraverso un ragionamento porta alla deduzione di un altro fatto.
Il sospetto è una supposizione priva di un fondamento oggettivo o logico, spesso legata a percezioni personali o pregiudizi.
Nel caso di specie, il mero aggancio delle celle del telefono cellulare di uno degli imputati non poteva rappresentare un indizio, bensì un mero sospetto.
L'elemento di prova in parola, infatti, differentemente dalla localizzazione GPS, era tutt'altro che certo, rappresentando - viste le recenti e note tecniche di delocalizzazione - un mero dato congetturale.
L'epilogo del caso giudiziario
A seguito di un'intensa discussione conclusiva - espletata nell'ambito del rito abbreviato - tutti gli imputati venivano assolti con formula piena, per non aver commesso il fatto, ex art. 530, comma 1, c.p.p., dal Giudice dell'Udienza Preliminare, Dott.ssa Valeria Rey.
L'importanza cruciale della distinzione tra indizio e sospetto nel processo penale
La distinzione tra indizio e sospetto è cruciale per garantire la giustizia e rispettare i principi posti alla base del rito accusatorio.
La pronuncia di responsabilità penale nei confronti di un imputato deve essere accertata sulla base di prove oggettive e solide.
Confondere un sospetto con un indizio, oltre che ad confliggere con principi cardine dell'ordinamento, è foriero del rischio di condannare persone innocenti.
Gli indizi sono elementi fondamentali nel processo penale, a patto che gli stessi siani valutati con rigore e accompagnati da altri elementi di prova.
Per converso, i sospetti devono essere trattati con estrema cautela, tenendo sempre conto che il diritto penale, secondo propria conformazione strutturale, è basato su elementi che consentono di ritenere provato un fatto "oltre ogni ragionevole dubbio".